La fattoria
Le persone
Giuseppe Rigoli, il proprietario, è l’agronomo e l’enologo aiutato da Susan, sua moglie, anche lei un agronomo. Fabio Marzotti, perito agrario e sommelier, e Guido Cantini, nipote di Giuseppe e con una grande passione per il vino, lavorano a tempo pieno in azienda e seguono il lavoro in cantina, nei vigneti e il marketing dei prodotti e danno supporto a Beppe e a Susan a fiere, eventi e degustazioni.
“L’azienda è a gestione familiare e tutti danno una mano.”
Fattoria ambra
La vendemmia
l'uva
Staff
La Fattoria Ambra è proprietà della famiglia Romei Rigoli dalla fine del 1800.
L'azienda è posta nelle vicinanze del fiume Ombrone e della Villa Medicea di Poggio a Caiano.
Il suo nome trae origine infatti dal poema "Ambra", scritto nel quindicesimo secolo da Lorenzo Il Magnifico.
I vigneti, in totale 24 ettari, sono localizzati in quattro tra i più rinomati crus del territorio di Carmignano: la collina di Montalbiolo, l'Elzana, Santa Cristina in Pilli e Montefortini Podere Lombarda, accanto alle omonime tombe etrusche.
I vigneti, in totale 24 ettari, sono localizzati in quattro tra i più rinomati crus del territorio di Carmignano: la collina di Montalbiolo, l'Elzana, Santa Cristina in Pilli e Montefortini Podere Lombarda, accanto alle omonime tombe etrusche.
Il Carmignano DOCG, prodotto con le uve Sangiovese, nella maggioranza, Cabernet, Canaiolo e altre uve rosse, viene imbottigliato nei quattro crus.
Vengono inoltre prodotti la versione giovane del Carmignano, il “Barco Reale”, il rosato “Vin Ruspo”, il Trebbiano IGT Toscana e il Vin Santo di Carmignano. Il Cabernet, introdotto dai Medici e conosciuto come “uva francesca”, è stato coltivato a Carmignano sin dal 1700. In Italia il nome di Carmignano è stato sinonimo di grandi vini fin dal tredicesimo secolo, e così grande era la sua reputazione, che Cosimo III de’ Medici, Granduca di Toscana, nel 1716 emise un bando che dettava le norme per il controllo della produzione del Carmignano.
Pertanto è stato uno dei primi vini a denominazione di origine controllata del mondo. I confini dell’antica denominazione rimangono identici a quelli attuali, facendone una delle più piccole zone DOCG italiane.
I nostri vini sono certificati per il biologico dall’annata 2018.